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mercoledì 14 giugno 2017

A spasso tra i tesori di Luni (classe V)

Ieri abbiamo vissuto un’esperienza “archeologica”, abbiamo passeggiato tra i resti dell’antica Luni. 
Nelle sale del museo, costruito sul Capitolium, un tempio dedicato a Giove Giunone e Minerva, abbiamo visto delle statue di marmo senza testa. 
Ci hanno spiegato che i Lunensi utilizzavano sempre lo stesso corpo e ogni volta che cambiava l’imperatore, facevano una testa nuova e ve la inserivano 
C’erano oggetti da cucina, da tavola e lucerne, antefisse e monete.
Usciti dal museo abbiamo visitato i resti del grande tempio dedicato a Diana Luna, la dea protettrice della città di Luni, l’anfiteatro, la domus degli affreschi e quella dei mosaici, il foro lastricato di marmo che abbiamo percorso nella zona dei portici e il cardo massimo. Veramente emozionante!! 

Al museo etnografico di Ortonovo



IL MUSEO ETNOGRAFICO DI ORTONOVO
Il museo etnografico di Ortonovo era un vecchio frantoio che funzionava con l’acqua del torrente Parmignola.

Ecco come si faceva l’olio:

Le olive venivano messe in una vasca e pulite.

Poi venivano mandate in un’altra vasca e tritate con una grossa macina di pietra circolare, mossa da un ingranaggio fatto girare dall’acqua.

La polpa tritata veniva messa nei fiscoli che erano sistemati uno sopra l’altro e posizionati sulla macchina pressatrice che veniva fatta girare da un asino.
In basso usciva l’olio che veniva raccolto e conservato nei barili di legno o nelle bottiglie di vetro.
MACINA

VASCA CON FISCOLI